martedì 13 dicembre 2022

Attori si nasce

Diceva Claudio Misculin che attori si nasce. E aveva ragione, perché il teatro, come qualsiasi altra espressione artistica, o ce l'hai scolpito nel DNA, o è impossibile che tu riesca a liberarti del tuo cliché (o dei tuoi cliché), entrare nei panni di qualcun altro (in questo caso un personaggio) e portarlo davanti a un pubblico, per raccontare la sua storia attraverso il tuo corpo e la tua voce.

E proprio questo sono riusciti a fare, con grande abilità, gli artisti che domenica 11 dicembre 2022 hanno partecipato alla kermesse "Domingo drag", organizzata da Hangar Teatri a Trieste.

Gli artisti, provenienti da varie parti d'Italia, si sono esibiti con canti, balli, parodie, imitazioni, corti teatrali, ognuno secondo la propria vocazione. Tale vocazione costa fatica, lavoro, sacrificio, dedizione e spesso non viene valorizzata quanto dovrebbe, perché in Italia c'è una grande contraddizione: siamo il Paese dell'arte per antonomasia, ma la grande maggioranza degli artisti sono costretti a guadagnarsi il pane facendo tutt'altro e dedicandosi all'arte nel loro tempo libero, quasi fosse un passatempo da dopolavoro. Ma l'arte non è un passatempo. L'arte è vocazione.

Ben vengano quindi iniziative come "Domingo drag" che danno la possibilità, ai tanti bravi talenti che esistono nel nostro Paese, di esibirsi di fronte al pubblico, che è poi lo scopo di ogni attore.


Drag queen trucco domingo drag

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Drag queen vestizione domingo drag

Drag queen spettacolo domingo drag

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Drag king spettacolo domingo drag

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mercoledì 19 agosto 2020

You're stronger than you think

La sociologa statunitense Brené Brown, in uno dei suoi libri, dice che le storie vanno raccontate, perché è nella natura umana farlo. Di storie in passato ne ho raccontate tante, storie di altri. Poi un bel giorno, tempo fa, mi sono posta la domanda: "Ma il coraggio di raccontare di te, ce l'hai?" Ste domande che ci arrivano dal nulla sono disarmanti. Sta a noi poi accogliere la "sfida", farsi "il viaggio dell'eroe" di cui parla Joseph Campbell, o dire "no grazie." Io ho detto sì e ho iniziato, senza sapere minimamente dove sarei finita. Non lo so ancora, ma va bene: è così che funziona il rischio. Mica i personaggi delle fiabe girano con il codazzo di guardie armate a proteggerli. Soli sono, ad affrontare orchi, streghe e draghi, mannaggia la miseria. E così accade nella vita reale.
Poi, non si tratta solo di raccontare, ma di condividere e questo è un passo che sembra ridicolo per chi ha già fatto mostre, pubblicato articoli, scritto pagine e pagine di blog. Ma quando si tratta di storie personali e, oltretutto, non da commedia, beh, è un altro paio di maniche. Arriva una strizza dove non batte il sole che vi lascio solo immaginare.
Sempre la Brown, nei suoi libri, parla della forza di essere vulnerabili. Wow! In un mondo in cui dovremmo essere tutti super eroi, efficienti, impeccabili, duri come marmo, la sua è una presa di posizione che definirei rivoluzionaria. Mi ha stuzzicata, mi ha spinta, di nuovo, all'avventura. E l'altro giorno, parlando con un'amica al telefono, mi è uscita dal nulla la frase "Devo mettere il video su youtube." Detto, fatto: non mi faccio pregare dall'intuizione.
Di sto lavoro volevo farne una mostra, ma tra strizza al ... iniziale, mancanza di soldi, e, adesso, covid, non la vedo proprio nel breve periodo. Perciò, appunto, ho deciso di metterlo su youtube. Si intitola "You're stronger than you think", cioè "Sei più forte di quello che pensi." Sono degli autoritratti in cui ho, se così si può dire, interpretato personaggi diversi. A un certo punto, infatti, mi sono resa conto che non stavo parlando solo di me, ma di tante altre persone.



martedì 31 ottobre 2017

Sulla rotta balcanica

Il seguente reportage fotografico è stato realizzato tra il 2015 e il 2017 a Trieste e Belgrado con lo scopo di documentare l'arrivo dei profughi in Europa. Parte di esso è stato oggetto della mostra "La Meta", allestita da "Oltre il giardino" a Pordenone, nel gennaio 2016. Un'altra parte, quella relativa a Belgrado, è stata pubblicata su "Osservatorio Balcani e Caucaso" il 23 giugno 2017 (qui potete leggere l'articolo).
Il lavoro nella sua interezza è stato proiettato il 28 ottobre al teatro comunale di Gradisca d'Isonzo, nel corso del convegno organizzato da Legambiente FVG e intitolato: "Comunicare il cambiamento climatico - Migrazioni, Clima e Accoglienza: Dove stiamo andando?"

Dedico questo lavoro a tutte le persone che combattono, che rischiano, che non si arrendono, nemmeno quando la speranza è l'unica cosa che resta loro.


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Trieste, refugees, silos
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