Sarajevo mon amour

Questa pagina è dedicata al mio viaggio a Sarajevo tra luglio e agosto del 2013, un viaggio che non ha fatto altro che confermarmi che non esiste una verità assoluta e che il pre-giudizio è il male peggiore che affligge il genere umano perché impedisce di vedere e di comprendere la realtà nella sua pienezza e con tutte le sue sfaccettature. Al di là di questo ci tengo a sottolineare che Sarajevo è una città splendida perché splendide sono le persone che ci vivono. Anche a Sarajevo, come a Trieste, la città in cui vivo ormai da vent'anni, la classe politica non vuole che i mali del passato passino, al solo fine di mantenere le proprie rendite di posizione. Tuttavia, la differenza sostanziale tra Trieste e Sarajevo è che qui le persone sono (così mi è sembrato) molto più immuni alla propaganda nazionalistica e, di conseguenza, molto più aperte verso il resto del mondo e hanno molta più voglia di guardare al futuro piuttosto che rigirare il coltello nelle piaghe dell'ultima guerra che ha distrutto la città oltre che la Jugoslavia intera.

Koper - Sarajevo


L'autobus è partito ieri, primo luglio 2013, da Koper alle 18.30, con 20 minuti di ritardo, non si sa perché. Del resto, è altrettanto oscura la ragione che ha spinto l'autista e il controllore dell'autobus a far scendere tutti noi, diretti a Sarajevo, nel bel mezzo del nulla, nei pressi di Zagabria, e farci salire su un altro autobus proveniente da Vienna e con destinazione finale Mostar. Il risultato di questa strana prodezza è stato arrivare nella capitale della BiH con tre ore di anticipo... (Continua a leggere)

I cimiteri di Sarajevo


Non voglio parlare dei celeberrimi massacratori senza scrupoli che hanno ucciso la ex Jugoslavija e perpetrato crimini così efferati che si stenta ancora a credere che l'essere umano sia capaci di tali atrocità. Non lo voglio fare perché questi signori avranno tanto, troppo spazio in tutti i libri di Storia, con la S maiuscola, che gireranno per il pianeta nei prossimi secoli... (Continua a leggere)

Butmir - Tunel Spasa


Afferro al volo la troika (non quella di Madame Merkel & co, ma il tram numero 3), che dalla Baščaršija porta a Ilidža, un quartiere periferico di Sarajevo. Lungo lo stradone che conduce a Butmir solo una signora, che porta con sè due borse della spesa. Cammina piano, con la lentezza dei vecchi, con sofferenza. Le chiedo se vuole un aiuto e lei accetta volentieri. Guardandomi intorno mi accorgo che, a differenza del centro, le case portano ancora i segni evidenti della guerra... (Continua a leggere)

Sarajevo Europa


Sarajevo è una città europea. Sto dicendo una banalità? Forse. Ma forse anche no, considerato che alcuni pensano ai Balcani come a un monolite esotico dove il fratricidio è quasi inevitabile in certi momenti "storici". Niente di tutto questo. Una signora, alla fermata dell'autobus, mi domanda se non ho paura a girare da sola. Ci penso e le rispondo di no. Ho paura esattamente tanta quanta ne ho girando per Trieste... (Continua a leggere)

Gli invisibili


Oggi è sabato e tutti, turisti e non, bene o male si fanno una passeggiata in centro per fare shopping o, semplicemente, per conversare davanti a un caffè in un bar. Così decido di andare (come d'abitudine, del resto, da 35 anni almeno) "in direzione ostinata e contraria", camminando lungo la Miljačka... (Continua a leggere)

Il mercato di Markale


"Chi ha fatto cosa e perché", questa è la domanda che mi sono posta in questi giorni. Sono venuta qui con la mia "verità", memore dei servizi televisivi e degli articoli di giornale che, tra il '92 e il '96 hanno documentato la guerra in Bosnia, oltre che dei libri che sono stati scritti su questa tragica vicenda. Ma adesso, parlando con le persone, mi rendo conto che di "verità" (o di miti?) ce ne sono molte... (Continua a leggere)

Jagomir


...dopo quaranta minuti di camminata in salita arrivo a Jagomir, la clinica psichiatrica di Sarajevo che, adagiata sulla collina e immersa nel verde, assomiglia, in scala ridotta, all'ex manicomio di San Giovanni, a Trieste (una scritta sul tetto di un edificio in rovina riporta l'anno 1916)... (Continua a leggere)

Tra miti e leggende


"Gli italiani fregano, rubano, sono mafiosi, ciarlatani, nullafacenti." Di fronte ad un'affermazione del genere qualsiasi abitante del "bel paese" si indignerebbe e avrebbe tutte le ragioni del mondo per farlo… (Continua a leggere)

Waste pickers a Sarajevo


A Sarajevo non ci sono i contenitori per il vetro, la carta, la plastica, ma la raccolta differenziata si fa anche qui. Sì, però al contrario. B., 38 anni, di Priština, e la moglie D., nata a Kosovska Mitrovica, di 35 anni, profughi dal Kosovo, si guadagnano da vivere frugando fra i rifiuti, alla ricerca di plastica, vetro, ferraglia, vestiti usati, per poterli poi rivendere da qualche parte... (Continua a leggere)

Happy birthday Madame Merkel


Mentre la signora Merkel festeggia il suo compleanno in pompa magna, qualcuno, per sopravvivere, deve affidarsi al bidone della spazzatura... (Continua a leggere)

Centar Vladimir Nazor


Il Centar Vladimir Nazor è una scuola pubblica, nata nel 1968 e ospita 172 bambini e ragazzi, di età compresa tra i due/tre e i diciotto, affetti da vari problemi di deficit cognitivo, quali l'autismo (10%) e la sindrome di down (25%). Dispone di un asilo, di una scuola elementare e di una scuola superiore... (Continua a leggere)

Caffe Tito


A Sarajevo non ho trovato nessuno che criticasse la vecchia Jugoslavija socialista né tantomeno il suo leader, Josip Broz Tito. Così oggi faccio una capatina allo storico "caffe Tito", ritrovo di molti nostalgici e dove sono custodite sculture, cartoline, fotografie, quadri raffiguranti Tito nonché molti cimeli della guerra di liberazione che in Jugoslavija fu capeggiata da Tito stesso. Ma questo è un argomento complesso e meriterebbe molto più spazio... (Continua a leggere)

Bendzo e Carolina


Bendzo si chiama così perchè suona il banjo. Lui e sua moglie Carolina fanno i clown, o meglio lo facevano, perché Bendzo ha difficoltà a parlare, a causa di un ictus, e Carolina non sta proprio tanto bene in questo momento: è ricoverata al reparto cure intensive dell'unità psichiatrica del Klinički Centar di Sarajevo, un posto che non avrei mai voluto vedere in vita mia... (Continua a leggere)

Skakavac


Magia, ecco l'unico termine che mi viene in mente per definire quello strepitoso spettacolo della natura che sono le cascate di Skakavac... (Continua a leggere)

Sarajevo - Koper


Per capire che cos'è l'Unione Europea prendete l'autobus (targato BiH, nota non trascurabile) che parte alle 15.15 da Sarajevo (Bosna i Hercegovina) e arriva a Koper (Slovenija) il giorno successivo verso le 5.
Il viaggio, in sé, potrebbe essere piacevolissimo, perché durante il giorno è possibile vedere molte delle bellezze naturali della Bosnia; parlare con i compagni di viaggio; osservare quello che fanno gli altri passeggeri; scattare anche delle foto, perché no. Ma, c'è sempre un ma... (Continua a leggere)

Sarajevo film festival


Il Sarajevo film festival nacque verso la fine del lungo assedio che colpì la città tra il 1992 e il 1996 con l'obiettivo di contribuire alla ricostruzione della società civile e preservare lo spirito cosmopolita della capitale della Bosnia Erzegovina... (Continua a leggere)

A time for gypsies


Si svolge in questi giorni il festival del Cinema a Sarajevo, ma per tutti gli altri la vita va avanti e non è per niente uno show... (Continua a leggere)

Violino e pianoforte in Baščaršija


Ebbene sì, a Sarajevo può succedere anche di camminare per la Baščaršija e imbattersi in un negozio di abbigliamento, dove oltre ad acquistare abiti e accessori di fattura particolare, si può assistere a prove di musica, con protagonisti un violino e un pianoforte... (Continua a leggere)

Tributo alla città di Sarajevo


E' arrivato il momento di spegnere il computer, riporlo nello zaino insieme alle altre cose e prepararmi al ritorno a casa.
E' con un po' di tristezza che saluto questa meravigliosa città, fatta di persone straordinarie, che danno senza chiedere, che hanno voglia di raccontare e di farsi raccontare... (Continua a leggere)

Sarajevo 1984-2015


Ecco la mia terza visita a Sarajevo. Le cose non sono molto cambiate, le mie opinioni invece sì... (Continua a leggere)

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